Wall Street si trova in una grave depressione. Il Dow Jones ha perso oggi il 7,3%, l’S&P 500 il 7,6% e il Nasdaq Composite il 5,5%. Per i tre indici si è trattato della settima seduta negativa di fila. Il Dow Jones è sceso per la prima volta dall’agosto del 2003 al di sotto di quota 9.000 punti ed ha toccato intraday i suoi più bassi livelli dal maggio del 2003. L’indice delle trenta pricipali blue chips statunitensi ha chiuso a 8.579,19 punti, poco al di sotto del target a 8.600 punti indicato nella nostra analisi tecnica delle ore 17:00 (in Italia). Il crollo di Wall Street è stato favorito dal fatto che oggi è scaduto il divieto dello short-selling di alcuni titoli, soprattuto del settore finanziario, che la SEC (Securities and Exchange Commission) aveva imposto alla fine dello scorso mese. La pressione ribassista a Wall Street è aumentata notevolmente verso la fine della seduta alla notizia che Standard & Poor’s potrebbe tagliare il rating sul debito di General Motors (US3704421052). Il titolo del colosso dell’automobile è crollato del 31% ed ha chiuso ai suoi più bassi livelli dal 1950. GM vale ora in borsa meno di quanto capitalizzava nel 1929. Tutti i titoli del Dow Jones hanno chiuso in ribasso. La carneficina è stata notevole. Alcoa (US0138171014) ha chiuso in calo del 15,3%, Bank of America (US0605051046) dell’11,2%, Citigroup (US1729671016) del 10,2%, Pfizer (US7170811035) dell’8,5% e Exxon Mobil (US30231G1022) dell’11,7%. IBM (US4592001014) ha potuto limitare le perdite (-1,7% a $89,00). Il colosso dell’IT ha annunciato ieri dopo la chiusura delle contrattazioni che il suo utile netto è aumentato lo scorso trimestre del 20% e confermato il suo outlook per l’intero 2008.
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