I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi contrastati. Il Dow Jones ha perso l’1,5% e l’S&P 500 l’1,2%, il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,3%. Durante l’intera settimana il Dow Jones ha lasciato sul terreno il 18,2%, l’S&P 500 il 18,2% e il Nasdaq Composite il 15,3%. Si è trattato della peggiore ottava nella storia del Dow Jones e dell’S&P 500.
La drammaticità della seduta di oggi ha superato quella delle precedenti. La volatilità è stata enorme. Il Dow Jones è crollato poco dopo l’inizio delle contrattazioni di circa 700 punti, è poi rimbalzato ed è passato in positivo, è di nuovo affondato e per stabilizzarsi in forte rosso. Verso la fine della seduta l’indice ha registrato un’eccezionale ripresa guadagnando in pochi minuti circa 800 punti, ha però di nuovo ritracciato e chiuso infine in ribasso. Il formidabile rimbalzo nel finale è stato dovuto in parte alla speranza che dal G7 possano arrivare delle proposte che riescano a tranquillizzare i mercati. I più forti rimbalzi tra i titoli del Dow Jone li hanno messi a segno i bancari. Bank of America (US0605051046) ha guadagnato il 6,3%, Citigroup (US1729671016) il 9,1% e J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) il 13,5%. Anche General Motors (US3704421052) ha potuto chiudere in rialzo: +2,7% a $4,89. Il colosso dell’auto ha comunicato oggi di non star considerando l’opzione della bancarotta. Seduta da dimenticare per i petroliferi. Chevron (US1667641005) ha perso il 9,6% e Exxon Mobil (US30231G1022) l’8,3%. Il prezzo del petrolio è crollato oggi a New York del 10,3%. In Nasdaq ha beneficiato del rally di Apple (US0378331005) e di Oracle (US68389X1054). Il titolo dell’impresa della mela ha guadagnato il 9,1%, quello del colosso del software il 2,9%.
Siamo su Telegram
Rimani aggiornato con le ultime novità su investimenti e trading!