Wall Street ha chiuso anche oggi in ribasso. Il Dow Jones ha perso l’1,2%, l’S&P 500 l’1% e il Nasdaq Composite lo 0,7%. Per il Dow Jones si è trattato della quinta seduta negativa di fila. Poco prima di Natale i volumi di scambio sono stati logicamente bassi. I deboli dati arrivati dal settore immobiliare hanno ricordato agli investitori che lo stato di salute dell’economia statunitense resta critico. Le vendite di nuove case sono calate lo scorso mese negli USA ai più bassi livelli dal gennaio del 1991.
Le vendite di case esistenti sono crollate inoltre dell’8,6%. Su Wall Street hanno pesato inoltre anche oggi i timori relativi al futuro dell’industria automobilistica. Standard & Poor’s ha declassato General Motors (US3704421052) e Chrysler, Moody’s Ford (US3453708600) ha da parte sua tagliato il suo rating sul debito di Ford (US3453708600) da “Caa1” a “Caa3”. General Motors ha perso il 14,8% e Ford il 15,4%.
La debolezza del prezzo del petrolio ha penalizzato ancora il settore petrolifero. ConocoPhillips (US20825C1045) ha perso il 2,2%, Chevron (US1667641005) lo 0,3% e Marathon Oil (US5658491064) lo 0,5%. Il future sul Crude con scadenza febbraio ha chiuso oggi al NYMEX in calo del 2,3% a $38,95 al barile.
Nel settore high-tech Microsoft (US5949181045) ha guadagnato lo 0,5%. Secondo Oppenheimer il titolo del colosso del software sarebbe al momento appetibile. Il broker ha osservato in una nota che se Microsoft dovesse tagliare il 10% del suo organico potrebbe risparmiare $0,10 per azione.
Red Hat (US7565771026) ha chiuso in rialzo dell’8,5%. L’impresa leader del sistema operativo Linux ha registrato lo scorso trimestre una crescita dei profitti superiore alle previsioni degli analisti.
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