I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi in ribasso. Il Dow Jones ha perso l’1,1%, l’S&P 500 l’1,1% ed il Nasdaq Composite l’1,1%.
La seduta è stata estremamente volatile. Su Wall Street hanno pesato oggi soprattutto i timori relativi all’economia. Le vendite di case esistenti hanno registrato lo scorso mese a sorpresa un forte calo. La notizia ha indicato che il settore immobiliare si trova ancora in una profonda crisi.
I ciclici hanno sofferto in particolar modo. Boeing (US0970231058) ha perso il 4,3%, Caterpillar (US1491231015) il 3,9% e United Technologies (US9130171096) il 3,4%.
I petroliferi hanno chiuso in calo nonostante il prezzo del petrolio abbia guadagnato al NYMEX il 6,4%. Exxon Mobil (US30231G1022) ha perso lo 0,1%, ConocoPhillips (US20825C1045) il 2,2% e Chevron (US1667641005) il 2,7%.
La maggior parte dei bancari ha continuato a recuperare terreno. Bank of America (US0605051046) ha guadagnato il 9,1%, J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) il 3,4% e Wells Fargo (US9497461015) il 3%. Citigroup (US1729671016) ha perso il 3,1%. Ben Bernanke ha ribadito oggi che le autorità federali non hanno l’intenzione di nazionalizzare delle banche. Il Tesoro ha inoltre indicato che ogni possibile partecipazione dello Stato in quelle banche che non passeranno il cosiddetto “stress test” (cioè i controlli sui bilanci) sarà solo temporanea.
Sugli scudi General Motors (US3704421052): +14,9% a $2,55. Secondo delle voci di stampa il colosso dell’automobile potrebbe trovare un accordo con i possessori di sue obbligazioni (per ulteriori dettagli clicca qui).
AT&T (US00206R1023) ha guadagnato il 2%. J.P. Morgan ha alzato oggi il suo rating sul titolo dell’operatore delle telecomunicazioni a Overweight” (per ulteriori dettagli clicca qui).
Nel settore high-tech Apple (US0378331005) ha guadagnato l’1%. Canaccord Adams ha promosso oggi il titolo dell’impresa della mela a “Buy” (per ulteriori dettagli clicca qui). Bene anche Intel (US4581401001): +2,4% a $13,03. Barclays Capita ha alzato il suo target price per il titolo a $16. Secondo la casa d’investimento Intel sarebbe più resistente alla crisi della maggior parte degli altri produttori di chip.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!