I principali indici azionari statunitensi hanno registrato oggi un eccezionale rally. Il Dow Jones ha guadagnato il 5,8%, l’S&P 500 il 6,4% e il Nasdaq Composite il 7,1%. Era dallo scorso novembre che i tre indici non mettevano a segno dei tali rialzi in una sola seduta.
In una lettera inviata ieri agli impiegati del gruppo Vikram Pandit, il numero uno di Citigroup (US1729671016), ha scritto che il 2009 è iniziato positivamente. Secondo Pandit la performance del primo trimestre sarebbe stata finora la migliore dal terzo trimestre del 2007. Le indicazioni arrivate da Pandit hanno acceso la speculazione su una possibile fine della crisi del settore finanziario, a Wall Street si è scatenata una pioggia d’acquisti. I bancari sono letteralmente esplosi. Citigroup ha guadagnato il 38,1%, Bank of America (US0605051046) il 27,7%, J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) il 22,6%, Wells Fargo (US9497461015) il 18,5%, Morgan Stanley (US6174464486) il 26,5% e Goldman Sachs (US38141G1040) il 15,3%.
Molto bene anche il settore high-tech. Texas Instruments (US8825081040) ha indicato ieri dopo la chiusura delle contrattazioni di attendersi per il corrente esercizio ricavi di $1,79 – $2,05 miliardi. Il punto medio di questa forchetta è $1,92 miliardi. Gli analisti avevano atteso solo $1,86 miliardi. Il titolo dell’impresa texana ha chiuso in rialzo del 6,7%. Sulla scia di Texas Instruments Intel (US4581401001) ha guadagnato il 10,9%, Microsoft (US5949181045) l’8,8%, IBM (US4592001014) il 4,5%, Hewlett-Packard (US4282361033) il 5,9%, Apple (US0378331005) il 6,6% e Cisco Systems (US17275R1023) il 7,5%.
United Technologies (US9130171096) ha guadagnato l’8,6% nonostante abbia annunciato di voler tagliare quest’anno 11.600 posti di lavoro ed abbia tagliato le sue stime per l’intero esercizio (per ulteriori dettagli clicca qui).
Nel settore chimico Dow Chemical (US2605431038) e Rohm & Haas (US7753711073) hanno guadagnato rispettivamente l’8,5% e il 5,4%. Le due imprese hanno raggiunto un nuovo accordo di fusione. Dow Chemical concluderà finalmente l’acquisizione della rivale il prossimo 1 aprile.
Male controtendenza gli auriferi. Barrick Gold (CA0679011084) ha perso il 6,9%, Newmont Mining (US6516391066) il 7,3% e Goldcorp (CA3809564097) il 6%. Il prezzo dell’oro ha perso oggi a New York il 2,3%. Sulle quotazioni del metallo giallo ha pesato l’aumento della tendenza al rischio tra gli investitori.
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