I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,2%, l’S&P 500 l’1,7% e il Nasdaq Composite lo 0,3%.
La seduta è stata anche oggi fortemente condizionata dai timori e dalle speranze relative agli “stress tests”. Nel corso della giornata sono circolate diverse voci sui loro risultati che dovrebbero venir ufficializzati domani dal Governo. Secondo quanto riportano diverse fonti sembra però che J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005), Bank of New York Mellon (US0640581007), American Express (US0258161092), Goldman Sachs (US38141G1040) e Morgan Stanley (US6174464486) non avranno bisogno di nuovo capitale. Bank of America (US0605051046) dovrebbe invece aver bisogno di circa $35 miliardi, Citigroup (US1729671016) di $5-$10 miliardi e Wells Fargo (US9497461015) di $15 miliardi.
Se questi dati dovessero venir confermati la situazione nel settore finanziario statunitense sarebbe migliore di quanto temuto da una buona parte del mercato. Per questi motivi gli investitori hanno acquistato massivamente, soprattutto nel finale di seduta, titoli bancari. Bank of America ha guadagnato il 17,1%, Citigroup il 16,6%, J.P. Morgan il 6,9%, Bank of New York Mellon l’11,1% e Wells Fargo il 15,6%.
A spingere Wall Street è stato oggi anche il dato di ADP sull’occupazione nel settore privato che è risultato essere nettamente migliore del previsto. La notizia ha fatto aumentare ulteriormente la fiducia del mercato in una ripresa dell’economia.
Tra i ciclici Alcoa (US0138171014) ha guadagnato il 4%, Caterpillar (US1491231015) l’1,5%, United Technologies (US9130171096) lo 0,9%, U.S. Steel (US9129091081) l’1,3% e International Paper (US4601461035) il 3,1%.
Walt Disney (US2546871060) ha guadagnato l’11,8%. L’utile dell’impresa di Topolino è calato lo scorso trimestre meno di quanto supposto dalla comunità finanziaria (per ulteriori dettagli clicca qui).
General Motors (US3704421052) ha perso il 10,3%. L’impresa di Detroit ha comunicato che nell’ambito del suo piano di riassetto ha l’intenzione di effettuare un frazionamento inverso delle sue azioni in rapporto di 1 a 100. Se il piano dovesse andare in porto il Governo statunitense controllerà almeno il 50% di GM, ai sindacati dovrebbe andare il 39%, agli obbligazionisti il 10% e agli attuali azionisti solo il restante 1%.
Dow Chemical (US2605431038) ha chiuso in ribasso del 7%. La prima impresa chimica statunitense ha annunciato che ripagare i suoi debiti legati all’acquisizione della rivale Rohm & Haas venderà nuovi titoli per $1,62 miliardi.
Tra i petroliferi Exxon Mobil (US30231G1022) ha guadagnato l’1,4%, Chevron (US1667641005) il 3,6% e ConocoPhillips (US20825C1045) il 2,9%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in rialzo del 4,6%.
Tra gli assicurativi Lincoln National (US5341871094) ha chiuso in rialzo del 33%. L’impresa impegnata nelle assicurazioni vita ha pubblicato una trimestrale che ha battuto chiaramente le previsioni degli analisti.
Nel settore high-tech Garmin (KYG372601099) ha perso il 14,9%. L’utile del leader dei sistemi di navigazione satellitare è crollato lo scorso trimestre di quasi il 70%.
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