I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi in netto ribasso. Il Dow Jones ha perso il 2%, l’S&P 500 il 2,2% e il Nasdaq Composite il 2%.
Dal fronte macroeconomico sono arrivate oggi dei dati decisamente molto promettenti. L’indice ISM manifatturiero è tornato ad agosto per la prima volta dal gennaio del 2008 al di sopra della soglia dei 50 punti che segnala una sua espansione. Le vendite di case con contratti da concludere sono aumentate inoltre a luglio per il sesto mese di fila (per ulteriori dettagli clicca qui). I due dati hanno potuto spingere però solo brevemente Wall Street. Una buona parte del mercato teme infatti che le notizie positive siano ormai in gran parte scontate nelle valutazioni dei titoli azionari. L’S&P 500 ha in effetti guadagnato dallo scorso marzo circa il 50%. Per molti investitori una buona ragione per vendere visto che siamo all’inizio di settembre, storicamente il mese peggiore per le borse statunitensi.
Non a caso le vendite hanno colpito soprattutto il settore finanziario che ha guidato il rally degli ultimi mesi. American Express (US0258161092) ha perso il 4,9%, Citigroup (US1729671016) il 9,2%, Bank of America (US0605051046) il 5,8%, Wells Fargo (US9497461015) il 4,8% e J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) il 3,4%.
AIG (US0268741073) ha chiuso in ribasso del 20,6%. Sanford C. Bernstein ha tagliato oggi il suo rating sul titolo dell’impresa assicurativa ad “Underperform” (per ulteriori dettagli clicca qui).
Ancora male i petroliferi. Exxon Mobil (US30231G1022) ha perso lo 0,7%, Chevron (US1667641005) l’1,9% e ConocoPhillips (US20825C1045) il 2%. Il prezzo del prezzo del petrolio ha perso oggi a New York un ulteriore 2,7%.
Research In Motion (CA7609751028) ha guadagnato al Nasdaq lo 0,7%. Credit Suisse ha promosso oggi il titolo dell’impresa del BlackBerry ad “Outperform”.
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