I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi in netto rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato l’1%, l’S&P 500 l’1,1% e il Nasdaq Composite l’1,4%.
Wall Street ha beneficiato dei positivi dati macroeconomici. Il settore privato statunitense ha creato lo scorso mese più posti di lavoro di quanto atteso dagli economisti. L’indice del Conference Board relativo alla fiducia dei consumatori è salito ai massimi livelli dal febbraio del 2008. Anche i dati sulle richieste di sussidi alla disoccupazione, sulla produttività e sul settore manifatturiero sono stati migliori del previsto.
Gli acquisti hanno riguardato tutti i settori. Tra i bancari Bank of America (US0605051046) ha guadagnato il 4,5% e J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) il 2,8%. Nel settore industriale Caterpillar (US1491231015) ha guadagnato il 3,3% e 3M (US88579Y1010) l’1,9%. Nel settore high-tech Intel (US4581401001) ha guadagnato il 2,9% e Microsoft (US5949181045) il 3,4%.
Exxon Mobil (US30231G1022) ha guadagnato lo 0,5%. L’utile ed i ricavi del leader mondiale del settore petrolifero sono calati nel terzo trimestre meno di quanto atteso dagli analisti.
Visa (US92826C8394) ha guadagnato il 3,7%. Il gigante delle carte di credito ha annunciato per il terzo trimestre un utile adjusted di $1,54 per azione. Il consensus era di $1,50 per azione.
Macy’s (US55616P1049) ha guadagnato il 6,4%. La catena di grandi magazzini ha alzato le previsioni sulle sue vendite per il secondo semestre.
Pfizer (US7170811035) ha perso l’1,3%. I ricavi del colosso del settore farmaceutico sono calati lo scorso trimestre più di quanto atteso dagli analisti.
JDA Software (US46612K1088) ha guadagnato il 17,3%. L’impresa impegnata in soluzioni di software per i settori del largo consumo ha annunciato che verrà acquisita da RedPrairie per $1,9 miliardi.
Exelon (US30161N1019) ha perso il 6,2%. Il CEO del maggiore produttore di energia elettrica degli USA ha avvertito che il dividendo potrebbe venir tagliato per mantenere la valutazione di “investment grade”.
Barrick Gold (CA0679011084) ha perso il 9,4%. Il primo produttore al mondo di oro ha pubblicato una debole trimestrale e tagliato le previsioni sulla sua produzione nel 2012.
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