Il Conference Board ha appena comunicato che il suo “superindice” (Leading Indicators) è salito a gennaio dello 0,2%. Gli economisti avevano atteso un aumento dello 0,3%. A dicembre il superindice era salito dello 0,5%. Sei dei dieci indicatori del Conference Board hanno registrato a gennaio una performance positiva. Il contributo maggiore lo ha fornito al superindice lo spread sui tassi d’interesse. Il maggiore contributo negativo è arrivato dall’indicatore relativo alle aspettative dei consumatori.
USA: Il superindice sale a gennaio dello 0,2%
