Texas Instruments (US8825081040) ha annunciato oggi che nel primo trimestre del 2013 il suo utile netto è aumentato del 37% a $362 milioni, pari a $0,32 per azione. Il risultato include un beneficio fiscale di $65 milioni. Da notare è inoltre che sull’utile di Texas Instruments avevano pesato nello stesso periodo del 2012 i costi legati all’acquisizione di National Semiconductor. I ricavi sono calati lo scorso trimestre del 7,6% a $2,89 miliardi. Gli analisti avevano atteso in media un utile di $0,30 per azione e ricavi di $2,85 miliardi. La lenta crescita dell’economia globale ha fatto rallentare negli ultimi trimestri la domanda per i prodotti di Texas Instruments. Il gruppo texano ha reagito tagliando i suoi costi e concentrandosi maggiormente sui chip per l’industria automobilistica, l’automazione industriale ed il settore sanitario. Ciò non ha potuto però evitare un calo della profittabilità. Il margine lordo è calato da anno ad anno dal 49,1% al 47,6%. Per il corrente trimestre il produttore di semiconduttori prevede ricavi di $2,93 – $3,17 miliardi ed un utile di $0,37 – $0,45 per azione. Gli esperti delle banche d’affari avevano previsto ricavi di $3,04 miliardi ed un utile di $0,38 per azione. Nel dopo-borsa il titolo sale al momento dello 0,8%.
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