Come atteso da Wall Street il FOMC (Federal Open Market Committee), il comitato esecutivo della Federal Reserve, ha annunciato di aver deciso di lasciare i suoi tassi d’interesse in un range compreso tra lo 0,00% e lo 0,25%. Il FOMC ha confermato inoltre che continuerà ad acquistare asset per $85 miliardi al mese.
Nella consueta nota che accompagna le sue decisioni di politica monetaria il FOMC osserva che i rischi al ribasso per l’economia e per il mercato del lavoro sono diminuiti dallo scorso autunno. Il FOMC si attende che dopo aver rallentato leggermente la crescita accelererà nel 2014. La Banca Centrale degli USA prevede ora che il tasso di disoccupazione scenderà al 6,5% nel 2014 invece che nel 2015 come previsto in precedenza. Ciò vuol dire che il costo del denaro potrebbe salire già il prossimo anno. La Fed aveva infatti indicato lo scorso dicembre che manterrà i tassi di interesse vicino allo zero finche’ il tasso di disoccupazione restera’ sopra il 6,5% e l’inflazione non superera’ il 2,5% nell’orizzonte di uno o due anni.
La Fed ha tagliato leggermente le sue previsioni sulla crescita del PIL per il 2013 da 2,3-2,8% 2,3-2,6%. Le previsioni per il 2014 sono state invece alzate da 2,9-3,4% a 3,0-3,5%.
Le previsioni per il tasso di disoccupazione sono state riviste al ribasso, per il 2013 dal 7,3-7,5% al 7,2-7,3%, per il 2014 dal 6,7-7,0% al 6,5-6,8% e per il 2015 dal 6,0-6,5% al 5,8-6,2%. Nel lungo termine la Fed continua ad attendersi un tasso di disoccupazione tra il 5,2% e il 6,0%.
La Fed ha tagliato anche le sue stime sull’inflazione. La nuova forchetta per il PCE core prevede per il 2013 un aumento tra l’1,2% e l’1,3% (da 1,5-1,6%), per il 2014 tra l’1,5% e l’1,8% (da 1,7-2,0%) e per il 2015 tra l’1,7% e il 2,0% (da 1,8-2,1%).
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