Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha rivisto leggermente al ribasso le sue previsioni di crescita per il 2013 e il 2014. La revisione è stata effettuata a causa di aspettative meno positive per gli USA ed alcuni Paesi emergenti.
“L’economia mondiale non cresce a pieno ritmo, le forze motrici cambiano e i rischi al ribasso prevalgono”, spiega l’FMI all’inizio del suo nuovo “World Economic Outlook“.
L’istituzione con sede a Washington indica che la crescita dei Paesi emergenti continuerà a superare quella dei Paesi industrializzati, ma meno di quanto fatto finora. Ad influenzare l’economia globale saranno nel breve termine soprattutto la svolta monetaria negli Stati Uniti e la crescente convinzione, che la Cina non può crescere per sempre ai ritmi degli scorsi anni.
L’FMI prevede ora per il 2013 un aumento del PIL globale del 2,9% e per il 2014 del 3,6%. Si tratta di una revisione al ribasso rispettivamente dello 0,3% e dello 0,2% rispetto a quanto indicato a luglio.
Le previsioni per i Paesi industrializzati sono state confermate per il 2013 a +1,2% e per il 2014 a +2%. Le previsioni per la Germania sono state alzate da +0,3% a +0,5% e da +1,3% a +1,4%, quelle per la Francia da -0,1% a +0,2% e da +0,9% a +1%. Le previsioni per l’Italia sono state confermate per il 2013 a -1,8% e per il 2014 a +0,7%. Le previsioni per gli USA sono state riviste leggermente al ribasso, da +1,7% a +1,6% e da +2,7% a +2,6%.
L’FMI è diventato decisamente più prudente sui Paesi emergenti ed in via di sviluppo. Le previsioni per il 2013 sono state tagiate da +5% a +4,5% e quelle per il 2014 da +5,5% a +5,1%. Per quanto riguarda la Cina l’FMI prevede ora per quest’anno una crescita del 7,6% (da +7,8%) e per il prossimo del 7,3% (da +7,7%). Netto taglio delle previsioni per l’India, rispettivamente da +5,6% a +3,8% e da +6,2% a +5,1%.
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