L’oro ha perso nel 2013 il suo ruolo di porto sicuro contro i rischi sistemici. Lo afferma Société Générale.
La banca d’affari francese indica in una nota che le elezioni in Italia, il salvataggio di Cipro e anche lo shutdown negli USA non hanno potuto spingere le quotazioni del metallo giallo verso l’alto. “Per di più – aggiunge – i mercati finanziari hanno iniziato ad anticipare la fine dell’allentamento quantitativo all’inizio del 2013 e ciò ha mantenuto la pressione sull’oro per tutto l’anno”.
Société Générale crede che il prezzo dell’oro si trovi in un trend ribassista di lungo termine e scenderà entro il 2016 a $1.050 all’oncia. Gli analisti basano il loro giudizio su tre elementi: le azioni presentano ancora una valutazione storicamente bassa rispetto all’oro; la ripresa dell’economia statunitense sta facendo salire i tassi d’interesse; l’inflazione è sotto controllo.