
HP taglierà tra 11.000 e 16.000 posti di lavoro. L'utile è aumentato nel secondo trimestre del 18%. I ricavi sono scesi dell'1%.
Hewlett-Packard (US4282361033) ha comunicato che nel secondo trimestre fiscale terminato lo scorso 30 aprile il suo utile netto è aumentato del 18% a $1,27 miliardi, pari a $0,66 per azione. Il gruppo statunitense ha beneficiato della riduzione dei suoi costi e della ripresa del miglioramento della domanda di PC.

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Escluse le voci straordinarie l'utile di HP si è attestato a $0,88 per azione. I ricavi sono scesi dell'1% a $27,31 miliardi. Gli analisti avevano previsto un utile di $0,88 per azione e ricavi di $27,4 miliardi.
I ricavi della divisione dei PC sono aumentati, grazie alla solida domanda da parte delle imprese, del 7% a $8,2 miliardi. In aumento anche i ricavi della divisione Enterprise Service, +7% a $5,7 miliardi. I ricavi della divisione delle stampanti sono invece scesi del 4% a $5,8 miliardi e quelli della divisione Enterprise Group del 2% a $6,7 miliardi.
HP prevede per il corrente trimestre un utile ajdusted di $0,86 - $0,90 per azione e per l'intero esercizio di $3,63 - $3,75 per azione. Il consensus era per il corrente trimestre di $0,89 per azione e per il corrente esercizio di $3,71 per azione.
HP ha inoltre annunciato che taglierà tra 11.000 e 16.000 posti di lavoro. In questo modo il taglio complessivo potrebbe arrivare a 50.000 posti di lavoro. HP aveva già in precedenza rivisto al rialzo il suo obiettivo di tagli al personale da 27.000 a 34.000 unità.