Dopo un 2013 decisamente positivo, il primo trimestre del 2014 ha segnato rendimenti molto più contenuti sui mercati azionari. Mentre l’anno scorso diversi tra i principali indici di borsa USA avevano registrato rendimenti complessivi in eccesso del 30%, con bassi livelli di volatilità, questo nuovo anno ha fino ad ora riportato variazioni del tutto trascurabili per molti di quegli stessi indici.
Avendo celebrato di recente il quinto anniversario di un mercato rialzista, iniziato il 6 marzo del 2009, non ci sorprende notare l’insorgenza di condizioni meno favorevoli. E’ raro che i mercati rialzisti durino cinque anni e ancora più raro che si protraggano per sei.
E’ proseguito nel 2014 il trend verso un mercato maggiormente selettivo, poiché è apparsa con crescente evidenza l’importanza dello stock picking nel generare rendimenti competitivi. Dopo un anno molto favorevole, è normale che il mercato azionario attraversi una “fase digestiva”. E’ difficile valutare la forza dell’economia statunitense in generale durante il trimestre a causa delle condizioni meteorologiche eccezionalmente rigide che hanno avuto ripercussioni inusuali su una larga parte del Paese. A nostro avviso la crescita dell’attività economica sarà ancora lenta, sia a livello nazionale che internazionale.
L’anno scorso si sono verificate numerose operazioni di M&A e la tendenza non si è fermata durante il primo trimestre di quest’anno. Nel prossimo futuro, ci aspettiamo ancora che l’attività di fusione e acquisizione prosegua saldamente, poiché le imprese affamate di crescita cercheranno di espandersi tramite acquisizioni accrescitive. Anche se i tassi d’interesse restano storicamente bassi, i segnali di un possibile rialzo da parte della Federal Reserve potrebbero contribuire a promuovere le transazioni.
Come già sottolineato alla fine del 2013, continuiamo a essere gestori realmente attivi, con un active share molto elevato. Grazie al nostro processo di selezione dei titoli di tipo bottom-up, basato sui fondamentali, i nostri portafogli mostrano una sovrapposizione molto ridotta con il benchmark. Il nostro obiettivo è – come sempre – quello d’investire nelle società caratterizzate dalla crescita degli utili e del cash flow, validi team di gestione e bilanci solidi.
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