I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi in rosso. Il Dow Jones ha perso lo 0,6%, l’S&P 500 lo 0,8% e il Nasdaq Composite l’1,1%.
A pesare su Wall Street è stato l’aumento dei timori relativi alle prospettive dell’economia globale. Il ministro delle Finanze della Cina, Lou Jiwei, ha dichiarato che gli stimoli per sostenere la crescita non verranno aumentati. Mario Draghi ha avvertito da parte sua che la ripresa nell’Eurozona sta perdendo slancio.
Anche i dati macroeconomici pubblicati oggi negli USA, il maggiore consumatore al mondo di greggio, hanno contribuito a mettere di cattivo umore gli investitori. Le vendite di case esistenti hanno registrato ad agosto a sorpresa un calo. L’indice della Fed di Chicago sull’attività economica nazionale è sceso inoltre al di sotto di zero punti.
I titoli high-tech hanno guidato la lista dei ribassi. Microsoft (US5949181045) ha perso l’1%, Google (US38259P5089) l’1,5%, Facebook (US30303M1027) l’1,4% e Netflix (US64110L1061) il 3,2%.
Yahoo! (US9843321061) ha perso il 5,6%. Berstein ha tagliato il suo rating sul titolo del gigante di Internet da “Outperform” a “Market Perform”.
Il calo dei prezzi dei metalli pesa su minerari. Barrick Gold (CA0679011084) ha perso l’1,5% e Freeport McMoRan (US35671D8570) il 2,6%.
Sigma-Aldrich (US8265521018) ha guadagnato il 32,2%. Merck KGaA(DE0006599905) ha comunicato che acquisterà la compagna statunitense impegnata nel settore della life science per $17 miliardi.
Apple (US0378331005) ha guadagnato lo 0,1%. L’impresa della mela ha annunciato che di aver venduto nei primi tre giorni di commercializzazione oltre 10 milioni di iPhone 6 e iPhone 6 Plus.
EMC (US2686481027) ha guadagnato lo 0,5%. Secondo quanto riporta il “Wall Street Journal” il primo fornitore al mondo di soluzioni di storage starebbe studiando alcune opzioni tra cui una fusione con un gruppo rivale.
Dresser-Rand (US2616081038) ha chiuso in rialzo del 2,6%. Siemens (DE0007236101) ha annunciato oggi di aver raggiunto un accordo per acquistare il produttore statunitense di compressori e turbine per $7,6 miliardi.
AutoZone (US0533321024) ha perso il 4%. I ricavi della prima catena statunitense di autoricambi sono aumentate lo scorso trimestre meno di quanto atteso dagli analisti.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!