Il Dipartimento del Commercio ha comunicato che in base alle sue stime definitive il PIL degli USA è aumentato nel secondo trimestre del 2014 del 4,6%. Si è trattato del più forte aumento dal quarto trimestre del 2011. Il dato è conforme alle previsioni degli economisti. La lettura precedente aveva indicato un aumento del 4,2%.
Le spese per consumi, il motore della crescita dell’economia statunitense, sono state confermate a +2,5%.
Le scorte di magazzino sono state riviste al leggermente al rialzo, da $83,9 miliardi a $84,8 miliardi.
Le esportazioni sono cresciute dell’11,1%, contro il +10,1% stimato precedentemente. Era da tre anni che l’export statunitense non registrava una tale crescita.
Anche il dato sugli investimenti delle imprese in infrastrutture è stato rivisto al rialzo, da +9,4% a +12,6%. Quello relativo agli investimenti in attrezzature è inoltre passato a +11,2%, dal +10,7% stimato in precedenza.
Il PCE Core, l’indicatore più seguito dalla Federal Reserve per monitorare l’inflazione, è stato confermato a +2%. La banca centrale statunitense tollera, non ufficialmente, una crescita dell’inflazione su base annua tra l’1% ed il 2%.