L’indice ISM non-manifatturiero è sceso a settembre, rispetto ad agosto, 59,6 a 58,6 punti. Gli economisti avevano previsto un calo a 58,9 punti.
Ricordiamo che un valore al di sopra di 50 punti segnala un’espansione del settore statunitense dei servizi mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Il sottoindice relativo ai nuovi ordini è sceso da 63,8 a 61 punti, quello relativo ai prezzi pagati da 57,7 a 55,2 punti e quello relativo alla produzione da 65 a 62,9 punti. Il sottoindice relativo all’occupazione è salito da 57,1 a 58,5 punti.