Gli Etp sulle commodity risentono del calo dei prezzi

Un laptop mostra un grafico

Nel 3° trimestre 2014 gli exchange-traded product (Etp) sulle commodity hanno risentito molto della forza del dollaro americano e dei timori sulla crescita in Cina e in Europa che hanno fatto scendere i prezzi di molte risorse naturali rispetto ai costi di produzione. Dopo due trimestri consecutivi di incrementi, il patrimonio gestito in Etp sulle commodity è sceso di 12,6 miliardi di dollari americani a 110,7 miliardi di dollari, il livello minimo dal 1° trimestre 2010. Tuttavia, circa il 96% di questa riduzione è stata causata dal calo dei prezzi, mentre i deflussi netti nel trimestre si attestano intorno a 550 milioni di dollari americani.

La solidità dei flussi di investimento riflette probabilmente una serie di fattori. Innanzitutto, la maggior parte dei principali investitori in Etp sulle commodity con un approccio tattico con leva ha chiuso le posizioni nel 2013, come si evince dai forti deflussi di quell’anno. Oggi la maggior parte di chi investe in Etp sulle commodity tende ad adottare un approccio strategico, con un orizzonte a medio e lungo termine, che in genere è meno vulnerabile nei confronti delle oscillazioni dei prezzi nel breve periodo.

Nicholas Brooks, Head of research and investment strategy presso ETF Securities ha dichiarato: “Presupponendo che l’economia degli Stati Uniti prosegua lungo la traiettoria attuale, i flussi e l’andamento delle commodity per il resto del 2014 e nel 2015 dipenderanno dalla capacità dell’Europa e della Cina di continuare a stimolare le loro economie. Un rafforzamento della crescita economica in entrambi questi grandi mercati non solo contribuirebbe ad alimentare la domanda di risorse naturali, migliorando il sentiment generale, ma probabilmente rallenterebbe anche la recente corsa del dollaro (riflesso di debolezza esterna e forza interna) che ha frenato l’andamento delle commodity. Una politica di allentamento monetario sempre più aggressiva da parte del Presidente della BCE Mario Draghi e gli interventi delle autorità cinesi nei prossimi mesi e trimestri potrebbero rappresentare lo stimolo che stavano aspettando i mercati delle commodity.”

I trend più importanti degli Etp sulle commodity nel 3° trimestre 2014:

La solidità dei flussi di investimento riflette l’approccio strategico di chi investe in Etp sulle commodity oggi, dopo la fuga nel 2013 della maggior parte degli investitori che adottavano strategie tattiche con leva.

– Molte commodity oggi scambiano sui prezzi minimi rispetto ai costi di produzione dalla crisi finanziaria globale del 2008 e attirano gli investitori “value” a più lungo termine verso le commodity e i settori più disastrati.

– Circa il 60% del calo del patrimonio gestito in Etp sulle commodity globali dipende dagli Etp sull’oro: il patrimonio gestito è sceso di 7,4 miliardi di dollari americani a 69 miliardi di dollari. L’82% del calo del patrimonio gestito è attribuibile alla flessione del prezzo dell’oro nel trimestre. Gli investitori hanno venduto a fronte del calo dei prezzi, tuttavia l’attività di vendita è stata meno intensa che durante la fase di riduzione dei prezzi del 2013, a conferma che la maggior parte degli investitori tattici aveva già disinvestito.

– Dopo l’oro, è il platino ad aver registrato il calo più consistente nel 3° trimestre, con deflussi per 194 milioni di dollari americani: i prezzi sono scesi e gli investitori hanno ridotto le posizioni al rialzo più tirate.

– Gli Etp sull’argento hanno registrato la raccolta più consistente nel 3° trimestre, con 452 milioni di dollari americani di afflussi netti, nonostante o forse proprio a causa del brusco calo dei prezzi. Secondo molti investitori il prezzo dell’argento sotto i 20 dollari all’oncia appare come una buona opportunità di incremento nel lungo termine.

– Nel trimestre è stata positiva anche la raccolta degli Etp sull’agricoltura, infatti i prezzi bassi hanno spinto gli investitori verso cereali e cotone.

– L’indice broad in commodity che replica gli Etp sulle commodity ha registrato afflussi per 561 milioni di dollari americani nel 3° trimestre 2014. È la dimostrazione che gli investitori strategici iniziano a considerare le risorse naturali come una categoria di investimento interessante dato che le valutazioni dei mercati azionari e obbligazionari sono più tirate mentre i prezzi delle commodity sono scesi.

– Gli Etp sul petrolio hanno registrato un’ottima raccolta nel mese di agosto grazie al calo dei prezzi, tuttavia a settembre c’è stata un’inversione di tendenza poiché sembra che qualche investitore abbia capitolato di fronte alla costante flessione dei prezzi. Nel trimestre, gli Etp sul petrolio hanno registrato deflussi per 83 milioni di dollari americani. Il prezzo del gas naturale è sceso rispetto ai livelli elevati che aveva raggiunto, e gli investitori hanno iniziato a mostrare interesse, con afflussi per 21 milioni di dollari americani.

– Eterogeneo l’andamento degli Etp sui metalli industriali: il risultato netto è assai modesto con afflussi per 29 milioni di dollari americani. Negativa la raccolta per gli Etp sul rame con deflussi per 29 milioni di dollari americani, positiva invece per alluminio, nichel e metalli industriali.

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