L’OPEC ha tagliato le previsioni sulle sue forniture di petrolio a causa del boom dello scisto nell’America Settentrionale.
Dal rapporto annuale World Oil Outlook pubblicato oggi, emerge che la domanda per il greggio prodotto dal cartello potrebbe scendere nel 2017 a 28,2 milioni di barili al giorno ovvero ai minimi da 14 anni. Si tratta di una riduzione di 600.000 barili al giorno rispetto alla stima effettuata nel 2013.
L’OPEC ha rivisto al ribasso le stime sulla domanda per il suo petrolio per ogni anno fino al 2035, ad eccezione del 2015. La più forte revisione è stata fatta per il 2030, da 34,8 a 33 milioni di barili al giorno.
L’OPEC soffre sempre più la concorrenza da parte della produzione di greggio di scisto che sta portando l’America verso l’indipendenza energetica. L’Arabia saudita, il membro più importante del cartello, ha perciò tagliato questa settimana di nuovo i suoi prezzi per i clienti statunitensi. La misura ha fatto crollare le quotazioni del Brent ai minimi da più di quattro anni.
Nel suo nuovo World Oil Outlook l’OPEC ha alzato le sue stime sulle forniture degli USA e del Canada dal 2013 al 2018. I due paesi nordamericani dovrebbero fornire nel 2018 complessivamente 19,1 milioni di barili al giorno, 2,2 milioni di barili in più rispetto alla precedente stima. Per il 2019 l’OPEC ha introdotto una stima di 19,4 milioni di barili al giorno.
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