Fortissimo rimbalzo per il prezzo del petrolio. Il future sul WTI con scadenza febbraio ha guadagnato al NYMEX il 5,6% a $48,48 al barile. Si è trattato della miglior seduta dal giugno del 2012.
Il future sul Brent con scadenza febbraio ha guadagnato all’ICE il 4,5% a $48,69 al barile. Il benchmark europeo ha chiuso di soli $0,21 al di sopra del WTI. Si tratta del più basso premio da un anno e mezzo.
Il rimbalzo del prezzo del petrolio è stato causato in buona parte da movimenti tecnici prima della scadenza delle opzioni. Gli operatori hanno osservato che dopo la rapida e drammatica discesa delle quotazioni una forte reazione doveva prima o poi arrivare. Il momento sarebbe stato ideale dopo che il WTI ha potuto difendere il supporto in area $44.
I fondamenti restano tuttavia negativi, la pressione sui prezzi potrebbe quindi presto riaumentare. Le scorte di petrolio sono aumentate la scorsa settimana negli USA di 5,39 milioni di barili a 387,8 milioni di barili. Si tratta di un nuovo livello record. Gli analisti avevano previsto un aumento di soli 0,5 milioni di barili.
Mentre l’offerta sul mercato petrolifero resta elevata le prospettive per la domanda sono contenute. La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le sue stime sulla crescita globale. L’istituzione con sede a Washington si attende soprattutto un rallentamento della crescita in Cina, uno dei maggiori consumatori al mondo di greggio.