I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi in forte ribasso. Il Dow Jones ha perso l’1,5%, l’S&P 500 l’1,4% e il Nasdaq Composite l’1,1%. Durante l’intera settimana il Dow Jones ha perso l’1,5%, l’S&P 500 l’1,6% e il Nasdaq Composite lo 0,7%.
Il rapporto sull’occupazione ha rafforzato l’aspettativa di Wall Street che la Fed inizierà presto ad alzare i tassi. Gli occupati nel settore non agricolo sono aumentati negli USA a febbraio di 295.000 unità. Gli economisti avevano atteso un aumento di sole 240.000 unità. Il tasso di disoccupazione è sceso inoltre al 5,5%, ovvero ai minimi dal luglio del 2008.
Gli investitori temono ora che la Fed possa eliminare la parola “paziente” dalla forward guidance sui tassi già durante la prossima riunione del suo comitato esecutivo.
Il forte calo dei prezzi delle materie prime pesa sui minerari e sui petroliferi. Nel settore minerario Barrick Gold (CA0679011084) ha perso il 7% e Freeport McMoRan (US35671D8570) il 3,7%. Nel settore petrolifero Exxon Mobil (US30231G1022) ha perso l’1,3% e Chevron (US1667641005) l’1,1%.
Gap (US3647601083) ha perso l’1,7%. Le vendite del gigante dell’abbigliamento sono a sorpresa calate a febbraio del 4%.
Staples (US8550301027) ha perso il 2,7%. I ricavi della principale catena di negozi specializzati in articoli per ufficio degli USA sono calati lo scorso trimestre più di quanto atteso dagli analisti.
Foot Locker (US3448491049) ha guadagnato il 4,1%. La maggiore catena al mondo di abbigliamento sportivo ha annunciato per il quarto trimestre utili e ricavi superiori alle stime del consensus.
Apple (US0378331005) ha guadagnato lo 0,2%. Il titolo dell’impresa della mela entrerà a far parte del Dow Jones a partire dal prossimo 18 marzo. AT&T (US00206R1023), che uscirà dall’indice di borsa più famoso al mondo, ha perso l’1,5%.
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