Apple (US0378331005) ha comunicato di aver aumentato nel secondo trimestre fiscale terminato lo scorso 28 marzo l’utile netto del 33% a $13,57 miliardi, pari a $2,33 per azione. Il consensus era di $2,16 per azione. L’impresa della mela ha beneficiato della forte domanda per l’iPhone e dell’esplosiva crescita in Cina.
I ricavi dell’impresa della mela sono aumentati del 27% a $58 miliardi. Gli analisti avevano previsto $56,1 miliardi.
Il margine lordo è aumentato, da anno ad anno, dal 39,3% al 40,8%. Si è trattato del quinto aumento trimestrale di fila.
Apple ha venduto lo scorso trimestre circa 61,2 milioni di iPhone, il 40% in più rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio. Il mercato aveva atteso 56,8 milioni di unità. I ricavi generati con le vendite dello smartphone hanno ammontato a più di $40 miliardi e rappresentato ben il 69% del totale.
Le vendite dell’iPad sono calate del 23% a 12,6 milioni di unità. Si è trattato del quinto calo trimestrale di fila. Le previsioni erano di circa 15 milioni di unità.
Le vendite del Macintosh sono salite del 10% a 4,6 milioni di unità, a fronte di 4,7 milioni di unità attese dal consensus.
Per il corrente trimestre Apple si attende ricavi tra $46 e $48 miliardi ed un margine lordo tra il 38,5% ed il 39,5%. Gli esperti delle banche d’affari avevano previsto ricavi di $47 miliardi ed un margine lordo del 39,5%.
Apple ha annunciato un aumento del suo dividendo dell’11% e del volume del suo programma di buy-back di $50 miliardi a $140 miliardi. Apple punta ora a versare agli azionisti complessivamente $200 miliardi entro il marzo del 2017. In precedenza l’impresa di Cupertino aveva promesso il versamento di $130 miliardi entro la fine del 2015.
Nel dopo-borsa il titolo sale al momento dell’1,3%.
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