Il Dipartimento del Commercio ha comunicato che in base alle sue stime preliminari il PIL degli USA è aumentato nel primo trimestre del 2015 dello 0,2%. Gli economisti avevano atteso un aumento dell’1%.
Nel quarto trimestre del 2014 il PIL degli USA era cresciuto del 2,2%.
A frenare la crescita dell’economia statunitense sono stati nei primi tre mesi di quest’anno il maltempo, gli scioperi portuali e l’apprezzamento del dollaro.
Le spese per consumi, il motore della crescita dell’economia statunitense, sono aumentate lo scorso trimestre dell’1,9%, contro il +4,4% del trimestre precedente.
Gli investimenti fissi non residenziali sono calati del 3,4%, contro il +4,7% del trimestre precedente.
Le scorte di magazzino sono balzate a $110,3 miliardi, da $80 miliardi nel quarto trimestre del 2014.
Le esportazioni sono calate del 7,2%, mentre le importazioni sono aumentate dell’1,8%.
Il PCE Core, l’indicatore più seguito dalla Federal Reserve per monitorare l’inflazione, è aumentato dello 0,9% contro il +1,1% del trimestre precedente. Si è trattato del più basso aumento dal 2010. La banca centrale statunitense tollera, non ufficialmente, una crescita dell’inflazione su base annua tra l’1% ed il 2%.
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