L’indice ISM non-manifatturiero è sceso a maggio, rispetto ad aprile, da 57,8 a 55,7 punti. Gli economisti avevano previsto un calo a 57,1 punti.
Ricordiamo che un valore al di sopra di 50 punti segnala un’espansione del settore statunitense dei servizi mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Il sottoindice relativo ai nuovi ordini è sceso da 59,2 a 57,9 punti, quello relativo all’occupazione da 56,7 a 55,3 punti, quello relativo alla produzione da 61,6 a 59,5 punti e quello relativo alle consegne da 53,5 a 50 punti.
Il sottoindice relativo alle scorte è rimasto invariato a 51 punti. Il sottoindice relativo ai prezzi è salito da 50,1 a 55,9 punti.
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