La quotazione dell’oro ha chiuso oggi in deciso rialzo. Il future con scadenza agosto ha guadagnato al Comex il 2,1% a $1.202,00 l’oncia. Si tratta del più alto livello da quasi un mese.
Il prezzo dell’oro ha beneficiato dei toni da “colomba” utilizzati ieri dalla Federal Reserve. L’istituto centrale statunitense ha indicato che il ritmo del rialzo dei tassi d’interesse sarà lento e graduale. Molte banche d’affari si attendono ora che la stretta monetaria inizierà più tardi del previsto. Citigroup e Goldman Sachs prevedono che il primo rialzo dei tassi arriverà a dicembre invece che a settembre, come previsto in precedenza.
L’espansiva politica monetaria della Fed è positiva per l’oro perché aumenta i rischi di inflazione e pesa sul dollaro.
Il biglietto verde si è indebolito oggi significativamente. Il Dollar Index è sceso fino a 93,56 punti, da 94,28 di ieri. Un dollaro più debole tende a far apprezzare le materie prime denominate in dollari, come l’oro, perchè le rende meno care per chi possiede altre divise.
Tra gli altri principali metalli l’argento ha guadagnato oggi l’1,3%, il platino lo 0,9% e il rame lo 0,4%. Il palladio ha perso lo 0,2%.