La quotazione dell’oro ha chiuso oggi per la settima seduta di fila in ribasso. Il future con scadenza agosto ha perso al Comex l’1,1% a $1.131,90 l’oncia. Si tratta del più basso livello dall’aprile del 2010.
Dopo più di sei anni la Cina ha svelato a quanto ammontano le sue riserve di oro. Alla fine di giugno la Banca Popolare Cinese possedeva nelle sue casseforti 1.658 tonnellate del metallo giallo. Il dato ha deluso le attese degli investitori e fatto aumentare la pressione ribassista sulle quotazioni dell’oro. La maggior parte degli analisti aveva infatti stimato che le riserve della Cina ammontassero ad almeno 2.000 tonnellate.
A pesare sul prezzo dell’oro sono stati inoltre di nuovo i timori legati alla politica monetaria della Federal Reserve. Le costruzioni di nuove case sono balzate negli USA a giugno del 10%. La notizia ha alimentato l’aspettativa di Wall Street che la Fed alzerà i tassi d’interesse già a settembre. Un aumento del costo del denaro è negativo per il metallo giallo perche riduce i rischi di inflazione e rafforza il dollaro.
I dati sulle costruzioni di nuove case hanno spinto il biglietto verde. Il Dollar Index è salito fino a 97,91 punti, da 97,66 punti di ieri. Un dollaro più forte penalizza le materie prime denominate in dollari, come l’oro, perchè le rende più care per chi possiede altre divise.
Anche gli altri principali metalli hanno chiuso in netto ribasso. L’argento ha perso l’1%, il platino l’1%, il palladio il 2,1% e il rame l’1,1%.