La quotazione dell’oro ha chiuso oggi per l’ottava seduta di fila in ribasso. Il future con scadenza agosto ha perso al Comex il 2,2% a $1.106,80 l’oncia. Si tratta del più basso livello dal 30 marzo del 2010.
I timori relativi ad una svolta monetaria negli USA sono ulteriormente aumentati. James Bullard, il presidente della Federal Reserve, ha dichiarato di stimare sopra al 50% le probabilità che la l’istituto centrale alzi i tassi a settembre. Un aumento del costo del denaro è negativo per l’oro perche riduce i rischi di inflazione e rafforza il dollaro.
La crescente aspettativa di un rialzo dei tassi ha continuato a spingere il biglietto verde. Il Dollar Index è salito fino a 98,09 punti, da 97,94 punti di venerdì Un dollaro più forte penalizza le materie prime denominate in dollari, come l’oro, perchè le rende più care per chi possiede altre divise.
Tra gli altri principali metalli l’argento ha perso lo 0,5%, il platino l’1,3%, il palladio l’1,1% e il rame lo 0,6%.