Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi in deciso ribasso. Il future sul WTI con scadenza settembre ha perso al NYMEX il 2,9% a $47,12 al barile. Si tratta del più basso livello dallo scorso 20 marzo. Durante l’intero mese di luglio il WTI ha perso 21%. Era dall’ottobre del 2008, ovvero dai tempi della crisi finanziaria, che il greggio quotato a New York non registrava una tale perdita mensile.
Il future sul Brent con scadenza settembre ha chiuso all’ICE in calo del 2,1% a $52,26 al barile. Si tratta dei minimi dallo scorso 29 gennaio. Durante l’intero mese il Brent è sceso del 18%.
La Borsa di Shanghai ha chiuso anche oggi in netta flessione. Gli investitori temono che le turbolenze sui mercati finanziari cinesi possano avere un impatto negativo sulla seconda economia mondiale e quindi sulla domanda di greggio.
A pesare sul prezzo del petrolio sono stati inoltre i timori all’elevata offerta sul mercato. Il WTI ha incrementato oggi le sue perdite dopo che Baker Hughes (US0572241075) ha annunciato che il numero di impianti di trivellazione è aumentato negli USA per la seconda settimana di fila.
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