I principali indici azionari statunitensi hanno ampliato le perdite. Il Dow Jones perde al momento l’1,6% e il Nasdaq Composite il 2,7%.
I profitti del settore industriale cinese sono calati ad agosto dell’8,8%. Si è trattato del più forte calo da quasi quattro anni. La notizia ha fatto riaumentare i timori dei mercati relativi allo stato di salute della seconda economia mondiale.
Su Wall Street continua inoltre a pesare la persistente incertezza sulla tempistica del primo rialzo dei tassi da parte della Fed.
Il calo dei prezzi delle materie prime penalizza i minerari ed i petroliferi. Nel settore minerario Barrick Gold (CA0679011084) perde il 3% e Freeport McMoRan (US35671D8570) l’11,7%. Nel settore petrolifero Chevron (US1667641005) perde l’1,5% e ConocoPhillips (US20825C1045) l’1,7%.
Alcoa (US0138171014) guadagna il 2,9%. Il produttore di alluminio ha annunciato che si scinderà in due compagnie quotate indipendenti l’una dall’altra.
Energy Transfer Equity (US29273V1008) perde l’11,3%. L’operatore di gasdotti ha annunciato che acquisterà il rivale Williams Companies (US9694571004) per circa $37,7 miliardi.
Nel settore biotech Amgen (US0311621009) perde il 4,3%, Celgene (US1510201049) il 2,7% e Vertex Pharmaceuticals (US92532F1003) il 3,6%. Hillary Clinton, data per favorita alle presidenziali USA del 2016, ha detto la scorsa settimana di voler presentare un piano per porre un freno ai prezzi dei farmaci.