La crescita dell’economia globale sarà fiacca nel corso dei prossimi due anni a causa del rallentamento in Cina e negli altri mercati emergenti. Lo afferma Moody’s.
L’agenzia di rating indica in un report pubblicato oggi che la debole crescita economica impedirà ai governi di ridurre i loro debiti e alle banche centrali di alzare significativamente i tassi d’interesse. Moody’s avverte che le autorità a livello globale hanno pochi spazi di manovra a disposizione per proteggere le loro economie da potenziali shock. I rischi maggiori per la crescita a livello globale deriverebbero da un impatto più forte del previsto dal rallentamento in Cina oppure da condizioni finanziarie più restrittive in altri Paesi emergenti.
Moody’s si attende perciò che il PIL del G20 registrerà tra il 2015 e il 2017 una crescita media annua del 2,8%, solo tre decimi in più di quanto avvenuto tra il 2012 e il 2014 e ben al di sotto del +3,8% registrato in media nei cinque anni prima della crisi finanziaria.