Il prezzo dell’oro ha registrato anche la scorsa settimana una performance negativa. Il future sul metallo giallo ha perso nelle ultime cinque sedute l’1,9% e chiuso venerdì al NYSE a $1.056,20 l’oncia. Si è trattato del sesto calo settimanale consecutivo. Sull’oro continua a pesare l’aspettativa che la Fed alzerà i tassi a dicembre. Una stretta monetaria è sfavorevole al metallo prezioso perché riduce i rischi di inflazione e rafforza il dollaro. Il Dollar Index, l’indice che misura il valore del biglietto verde in relazione al paniere delle altre principali valute, ha chiuso venerdì a 100,13, poco sotto i massimi da otto mesi di 100,21 toccati mercoledì. Un dollaro più forte è un fattore negativo per le materie prime denominate in dollari, come l’oro, perché le rende più care per chi possiede altre divise.
Dal punto di vista tecnico il prezzo dell’oro ha difeso venerdì il supporto in area $1.050,00. Ora ci potrebbe essere una ripresa fino a $1.085,00. Un superamento di questo livello migliorerebbe leggermente la situazione di breve termine. Il prezzo dell’oro potrebbe risalire in seguito fino a $1.100,00 e poi, eventualmente, fino a $1.125,00. Una caduta al di sotto di $1.050,00 confermerebbe invece il trend ribassista. Il prossimo target si troverebbe a $1.024,00. Su questa area ci sarebbe di nuovo la possibilità di una ripresa. Altrimenti il prezzo dell’oro potrebbe scivolare fino a $1.000,00.