I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi in deciso ribasso. Il Dow Jones ha perso il 2,2%, l’S&P 500 il 2,5% e il Nasdaq Composite il 3,4%. I tre indici sono scesi dai loro recenti massimi di più del 10% e sono entrati in questo modo in una fase di correzione. Il Dow Jones e l’S&P 500 hanno chiuso ai minimi dallo scorso settembre.
Gli operatori hanno osservato che il mercato resta fragile a causa dei persistenti timori legati al rallentamento dell’economia cinese e al declino del prezzo del petrolio. Non a caso Wall Street si è indebolita significativamente dopo che la quotazione del WTI ha azzerato i suoi guadagni. A contribuire al sell-off sono state voci di mercato secondo cui alcuni hedge fund si troverebbero in difficoltà.
In questo contesto investitori hanno ridotto massivamente la loro tendenza al rischio, rifugiandosi nell’oro e nei titoli di stato statunitensi. Il prezzo del metallo giallo tornato a salire dopo tre sedute negative di fila. Il rendimento del Treasury a dieci anni è sceso ai minimi da ottobre.
Le vendite hanno colpito tutti i settori, ma i titoli high-tech hanno guidato la lista dei ribassi. Amazon (US0231351067) ha perso il 5,8%, Netflix (US64110L1061) l’8,6% e Tesla Motors (US88160R1014) il 4,6%.
Ford (US3453708600) ha perso il 5,1%. Il costruttore di automobili ha annunciato che verserà un dividendo straordinario di $1 miliardo, ma fornito un outlook sul 2016 che ha deluso le attese degli investitori.
American Express (US0258161092) ha perso il 2,4%. Goldman Sachs ha tagliato il suo rating sul titolo dell’operatore di carte di credito da “Neutral” a “Sell”.
General Motors (US37045V1008) ha guadagnato lo 0,6%. Il gruppo di Detroit ha rivisto al rialzo le sue stime di utile per il 2016 ed incrementato il volume del programma di buyback di $4 miliardi.
MetLife (US59156R1086) ha guadagnato il 2,2%. Il gruppo assicurativo ha annunciato di voler scorporare la sua unità retail.
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