L’indice ISM non-manifatturiero è sceso a gennaio, rispetto a dicembre, da 55,8 (dato rivisto da 55,3 punti) a 53,5 punti. Si tratta del più basso livello dal febbraio del 2014. Gli economisti avevano previsto un calo a 55 punti.
Ricordiamo che un valore al di sopra di 50 punti segnala un’espansione del settore statunitense dei servizi mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Il sottoindice relativo ai nuovi ordini è sceso da 58,9 a 56,5 punti, quello relativo alla produzione da 59,5 a 53,9 punti, quello relativo all’occupazione da 56,3 a 52,1 punti, quello relativo alle scorte da 53 a 51,5 punti e quello relativo ai prezzi da 51 a 46,4 punti.
Il sottoindice relativo alle consegne è salito da 48,5 a 51,5 punti.
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