I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso anche oggi in forte ribasso. Il Dow Jones ha perso l’1,1%, l’S&P 500 l’1,4% e il Nasdaq Composite l’1,8%. L’S&P 500 ha chiuso ai minimi dall’aprile del 2014.
Ai timori relativi al rallentamento dell’economia si sono aggiunti oggi quelli legati alla situazione della Grecia. Secondo indiscrezioni di stampa Alexis Tsipras starebbe pensando di tornare al voto a causa delle crescenti proteste contro la riforma delle pensioni imposta dalla ex-Troika. Gli investitori hanno ridotto massivamente l’esposizione al rischio e si sono rifugiati negli asset considerati più sicuri. Il rendimento del Treasury a dieci anni è sceso all’1,74%, ovvero ai minimi da un anno. Il prezzo dell’oro è balzato del 3,5%.
Wall Street ha tuttavia potuto ridurre significativamente le perdite nelle ultime ore della seduta dopo che il prezzo del petrolio è tornato nelle contrattazioni elettroniche al di sopra di $30 al barile.
Il settore finanziario ha sofferto in particolar modo. J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) ha perso il 2,1%, Goldman Sachs (US38141G1040) il 4,6% e Visa (US92826C8394) il 5,3%.
Forti vendite anche sul settore di Internet. Amazon (US0231351067) ha perso il 2,8%, eBay (US2786421030) il 3,1% e Facebook (US30303M1027) il 4,2%.
Apollo (US0376041051) ha guadagnato il 24%. L’impresa impegnata nel settore dell’istruzione privata ha annunciato che verrà acquisita per $1,1 miliardi da un consorzio guidato dalla società di investimenti Vistria.
Hasbro (US4180561072) ha guadagnato l’1,4%. Il secondo produttore al mondo di giocattoli ha annunciato una trimestrale migliore delle stime degli analisti ed aumentato il suo dividendo di circa il 10%.
Chesapeake Energy (US1651671075) ha perso il 33,3%. Sul mercato è circolata la voce che il gruppo energetico abbia l’intenzione di dichiarare bancarotta. Chesapeake Energy ha tuttavia smentito in una nota i rumors.
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