L’indice ISM non-manifatturiero è salito a marzo, rispetto a gennaio, da 53,4 a 54,5 punti. Gli economisti avevano previsto un aumento a 54 punti.
Ricordiamo che un valore al di sopra di 50 punti segnala un’espansione del settore statunitense dei servizi mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Il sottoindice relativo ai nuovi ordini è salito da 55,5 a 56,7 punti, quello relativo all’occupazione da 49,7 a 50,3 punti e quello relativo ai prezzi da 45,5 a 49,1 punti.
Il sottoindice relativo alle scorte è rimasto invariato a 52,5 punti.