Il prezzo del rame ha chiuso oggi in forte ribasso. Il future con scadenza luglio ha perso al Comex il 2,1% a $2,219 a libra. L’indice di Markit relativo al settore manifatturiero cinese è a sorpresa sceso ad aprile. La notizia ha ridotto la fiducia degli investitori nella crescita della domanda di rame. La Cina è infatti il principale consumatore mondiale del metallo rosso.
A pesare sul prezzo del rame è stata anche la ripresa del dollaro. Il Dollar Index, l’indice che misura il valore del biglietto verde in relazione al paniere delle altre principali valute, è salito fino a circa 93 punti, dai 92,59 punti di ieri. Un dollaro più forte è un fattore negative per le materie prime denominate in dollari perché le rende più care per chi possiede altre divise.
L’oro interrompe la serie positiva
L’apprezzamento della valuta statunitense ha frenato anche il prezzo dell’oro. Dopo sei sedute positive di fila il future sul metallo giallo ha perso al Comex lo 0,3% a $1.291,80 l’oncia.
Per quanto riguarda gli altri principali metalli, l’argento è sceso dell’1%, il palladio del 2,5% e il platino dell’1,4%.
Il calo dei prezzi dei metalli ha pesato sui titoli minerari. Barrick Gold (CA0679011084) ha perso il 3,8%, Freeport McMoRan (US35671D8570) l’11,4% e Coeur d’Alene (US1921081089) il 4,1%.
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