
L'oro ha perso il 2,1% e l'argento il 2,5%.
I prezzi dei principali metalli hanno chiuso oggi in forte calo. A pesare sono stati i timori relativi allo stato di salute dell’economia della Cina e l’apprezzamento del dollaro.

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Il prezzo dell'oro ha perso il 2,1%. Il future con scadenza giugno ha chiuso al Comex a $1.266,60 l'oncia. Le esportazioni e le importazioni della Cina hanno registrato ad aprile un calo di gran lunga superiore alle stime degli economisti. La notizia ha segnalato che la domanda di metalli da parte della seconda economia mondiale potrebbe essere in futuro più contenuta del previsto.
Il prezzo dell'argento ha perso il 2,5%. Il future con scadenza luglio ha chiuso a $17,09 l’oncia. Il Dollar Index, l'indice che misura il valore del biglietto verde in relazione al paniere delle altre principali valute, è salito fino a 94,20 punti, dai 93,91 punti di venerdì.
A rafforzare il biglietto verde sono i segnali “da falco” inviati dal presidente della Fed di New York, William Dudley. Quest’ultimo ha dichiarato che è ancora ragionevole attendersi per quest’anno due rialzi dei tassi d'interesse. Se il dollaro si apprezza le materie prime denominate nella moneta statunitense diventano meno appetibili per chi possiede altre divise.
Tra gli altri principali metalli il palladio ha perso il 3,8%, il platino il 3,5% e il rame il 2,2%.