Il prezzo dell’oro ha registrato ad agosto il suo primo calo mensile da maggio. Il future con scadenza dicembre ha chiuso oggi al Comex in ribasso dello 0,4% a $1.311,40 l’oncia. Si tratta del più basso livello dallo scorso 23 giugno. Durante l’intero mese il prezzo dell’oro è sceso del 3,4%.
A pesare sulla quotazione dell’oro sono stati anche oggi i timori legati alle prossime mosse della Federal Reserve. I dati di ADP sull’occupazione nel settore privato statunitense hanno superato le attese. Sempre più investitori scommettono ora su un rialzo dei tassi d’interesse già a settembre.
Un inasprimento monetario negli Stati Uniti è negativo per l’oro perché riduce i rischi di inflazione e rafforza il dollaro. La valuta statunitense si è apprezzata anche oggi. Il Dollar Index è salito oggi fino a 96,26 punti, da 96,05 punti di ieri. Se il dollaro si apprezza le materie prime denominate nel biglietto verde, come l’oro, diventano meno appetibili per chi possiede altre divise.
Tra gli altri principali metalli, l’argento ha guadagnato oggi lo 0,2% (-8,1% ad agosto) e e il rame lo 0,1% (-6,5% ad agosto). Il platino ha perso lo 0,3% (-8,4% ad agosto) e il palladio l’1,2% (-5,6% ad agosto).
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