La quotazione dell’oro ha chiuso oggi per la terza seduta di fila in rialzo. Il future con scadenza dicembre ha guadagnato al Comex l’1% a $1.331,40 l’oncia. Si tratta del più alto livello dallo scorso 9 settembre.
La Bank of Japan ha annunciato oggi una strategia più aggressiva allo scopo di superare la deflazione. L’istituto guidato da Haruhiko Kuroda si è impegnato a mantenere il tasso del titolo decennale del Giappone attorno allo zero e a continuare il suo programma di allentamento quantitativo finché l’indice dei prezzi al consumo non supererà il 2%. Le espansive politiche monetarie sostengono l’oro, utilizzato dagli investitori per proteggersi dall’inflazione.
Nelle contrattazioni elettroniche la quotazione del metallo giallo ha esteso il rally, salendo fino a quasi $1,340 l’oncia. Dopo la chiusura delle contrattazioni al Comex la Fed ha annunciato di aver deciso di lasciare i tassi invariati. I membri dell’istituto guidato da Janet Yellen si attendono inoltre ora per il 2017 due rialzi dei Fed Funds contro i tre attesi in precedenza. La notizia ha indebolito ulteriormente il dollaro. Il Dollar Index è sceso fino a 95,49 punti, dai 96 punti di ieri. Se il dollaro si indebolisce le materie prime denominate nel biglietto verde, come l’oro, diventano più appetibili per chi possiede altre divise.
Tra gli altri principali metalli, l’argento ha guadagnato oggi il 2,6% a $19,76 l’oncia, il palladio lo 0,1% a $683,90 l’oncia e il platino l’1,7% a $1.047,90 l’oncia. Il rame ha perso lo 0,5% a $2,155 per libra.
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