Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi in leggero ribasso. Il future sul WTI con scadenza novembre ha perso al NYMEX lo 0,2% a 50,35 dollari al barile. Il future sul Brent con scadenza dicembre è sceso all’ICE dello 0,2% a 51,95 dollari al barile.
A frenare i prezzi del petrolio è stato oggi soprattutto il nuovo apprezzamento del dollaro. Il Dollar Index è salito fino a 98,05 punti, dai 97,55 punti di ieri. Si tratta del più alto livello da sette mesi. Se il dollaro si rafforza le materie prime denominate nella valuta statunitense, come il petrolio, diventano meno appetibili per chi possiede altre divise.
Baker Hughes (US0572241075) ha comunicato oggi che il numero di impianti di trivellazione di greggio è aumentato negli Stati Uniti di altre 4 unità a 432 unità. Si è trattato del quindicesimo aumento nelle ultime sedici settimane. La notizia ha confermato che l’aumento dei prezzi sta spingendo le compagnie petrolifere statunitensi a riattivare le loro trivelle. Tuttavia la maggior parte degli analisti stima che gli impianti di trivellazione dovrebbero aumentare di almeno 10 unità a settimana per avere un impatto negativo sulle quotazioni del petrolio.
Nonostante il ribasso di oggi il WTI si è apprezzato in settimana dell’1,1%. Si è trattato del quarto rialzo settimanale consecutivo. Il future sul Brent è salito in settimana di solo lo 0,1%. I prezzi del petrolio hanno continua a beneficiare negli ultimi giorni della speculazione su un possibile riduzione dell’offerta sul mercato.
I ministri dell’OPEC hanno raggiunto questa settimana al Congresso mondiale dell’Energia di Istanbul il loro principale obiettivo. Due dei maggiori produttori russi di petrolio hanno accettato di seguire le istruzioni del governo per frenare la produzione dopo che il presidente Vladimir Putin si è espresso a favore di un’azione congiunta per limitare l’offerta.
Un comitato speciale dell’OPEC si incontrerà il 29 ottobre a Vienna per delineare un piano per i livelli di produzione dei singoli Paesi. Il ministro russo dell’Energia Alexander Novak ha dichiarato che la Russia è pronta a partecipare alla riunione per discutere di “questioni di natura tecnica”.
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