Il prezzo dell’oro ha chiuso oggi per la terza seduta di fila in rialzo. Il future con scadenza dicembre ha guadagnato al Comex lo 0,6% a 1.269,90 dollari l’oncia. Si tratta del più alto livello dal 3 ottobre.
Le costruzioni di nuove case sono precipitate negli Stati Uniti a settembre ai minimi dal marzo del 2015. La notizia ha ridotto l’aspettativa di una stretta monetaria prima della fine dell’anno. L’oro, che non paga interessi, può registrare, in un periodo di tassi crescenti, un calo della domanda rispetto ad altri investimenti che generano un rendimento.
L’aumento dei dubbi relativi allo stato di salute dell’economia statunitense ha inoltre frenato il dollaro. Il Dollar Index ha ritracciato ulteriormente dai massimi da sette mesi. Un dollaro più debole è un fattore positivo per le materie prime denominate nella valuta americana, come l’oro, perché le rende più appetibili per chi possiede altre divise.
Il broker Sucden Financial si attende che il prezzo dell’oro recupererà ulteriormente terreno e chiuderà l’anno a 1.420 dollari l’oncia perché la traiettoria generale dei tassi negli USA continua ad appiattirsi. “Nonostante la Fed potrebbe alzare ancora i tassi quest’anno, crediamo che rimarrà dietro la curva per un lungo periodo a causa della sua capacità asimmetrica di rispondere agli shock macroeconomici”, si legge in una nota. “L’andamento previsto del tasso dei Fed Fund dovrebbe inoltre continuare ad appiattirsi durante i prossimi trimestri e creare condizioni positive per l’oro”.
Sucden prevede oltre a ciò che i rinnovati acquisti delle banche centrali sosterranno e spingeranno i prezzi andando più avanti. “La domanda delle banche centrali, che rappresenta il 14% del totale della domanda di oro, resterà solida perché i gestori delle riserve tendono a considerare il metallo giallo come un asset sempre più importante nelle loro strategie di diversificazione. La domanda monetaria di oro dovrebbe rimanere sufficientemente robusta durante i prossimi trimestri per compensare la fiacca domanda delle gioiellerie e spingere i prezzi verso l’alto”.
Tra gli altri principali metalli, l’argento ha guadagnato oggi lo 0,1% a $17,66 l’oncia. Il palladio ha perso lo 0,6% a $636,20 l’oncia, il platino lo 0,3% a $943,50 l’oncia e il rame lo 0,1% a $2,104 per libra.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!