La Banca Mondiale ha alzato le sue stime sul prezzo del petrolio nel 2017 da 53 a 55 dollari al barile dopo che l’OPEC ha raggiunto un accordo per limitare la sua produzione per la prima volta da otto anni.
L’organizzazione con sede a Washington prevede ora che i prezzi dell’energia, che includono greggio, gas naturale e carbone, balzeranno il prossimo anno complessivamente di quasi il 25%, si tratta di un aumento più forte di quello previsto a luglio. Nell’ultimo “Commodity Markets Outlook” è stata tuttavia confermata la previsione di un prezzo medio del petrolio nel 2016 a 43 dollari al barile
“Ci aspettiamo per il prossimo anno un solido aumento dei prezzi dell’energia, guidato dal petrolio”, si legge nel rapporto. La Banca Mondiale avverte però che ci sono “considerevoli incertezze sull’outlook in attesa degli dettagli e dell’implementazione dell’accordo dell’OPEC, che se dovesse essere portato a termine, avrà indubbiamente un impatto sul mercato petrolifero”.
L’OPEC ha stretto ad Algeri lo scorso 29 settembre un accordo preliminare per tagliare la sua produzione di circa 700.000 barili al giorno a 32,5-33 milioni di barili al giorno. I dettagli del piano, incluse le quote con cui dovrebbero contribuire i singoli Paesi, saranno discussi alla riunione ufficiale in programma il prossimo 30 novembre a Vienna.
La speculazione su un possibile rallentamento dell’offerta ha messo le ali ai prezzi del petrolio. Proprio ieri il future sull’oro nero ha chiuso a New York ai massimi da 15 mesi. Da notare che la previsione della Banca Mondiale si basa su una media di Brent, WTI e greggio di Dubai.
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