Il prezzo dell’oro ha chiuso oggi in moderato ribasso. Il future con scadenza dicembre ha perso al Comex lo 0,3% a 1.263,70 dollari l’oncia. Si tratta del più basso livello da una settimana.
A frenare il prezzo dell’oro è stata ancora una volta la forza del dollaro. Il Dollar Index è salito oggi fino a 98,722 punti, ovvero ai massimi da circa nove mesi. Se il dollaro si rafforza le materie prime denominate nella valuta statunitense, come il metallo giallo, diventano meno appetibili per chi possiede altre divise.
Il dollaro continua a beneficiare dell’aspettativa che la Fed alzerà i tassi prima della fine dell’anno. Secondo la stima flash pubblicata oggi da Markit Economics l’indice PMI manifatturiero per gli Stati Uniti è salito ad ottobre a 53,2 punti. Si tratta del più alto livello da un anno. La notizia ha segnalato che la prima economia mondiale si sta rafforzando.
Charles Evans, il presidente della Fed di Chicago, si è espresso oggi a favore di un rialzo dei tassi prima delle fine dell’anno e non ha escluso che l’istituto centrale possa agire già a novembre, anche se ritiene più probabile che ogni decisione sarà presa nella riunione di dicembre.
James Bullard, il presidente della Fed di St. Louis, ha da parte sua ribadito di credere che per il momento sia solo necessario alzare i tassi ancora una volta. Bullard si attende che i tassi a livello globale resteranno estremamente bassi per i prossimi due-tre anni.
Intanto dall’ultimo rapporto della CFTC (Commodity Futures Trading Commission) è emerso che le scommesse rialziste sull’oro sono calate per la terza settimana di fila ed hanno toccato i minimi da più di sette mesi. Nella settimana conclusasi il 18 ottobre, gli investitori non commerciali, come gli hedge fund, hanno ridotto le posizioni nette lunghe sul metallo giallo di 15.601 contratti a 195.219 contratti. Si tratta del più basso livello da marzo. In due settimane gli speculatori si sono disfatti di posizioni rialziste sull’oro per più di 10 milioni di once. Si tratta della più forte riduzione dal 2006, ovvero da quando il CFTC ha iniziato ad elaborare i dati.
Tra gli altri principali metalli, l’argento ha guadagnato oggi lo 0,6% a $17,60 l’oncia, il palladio l’1,6% a $630,75 l’oncia, il platino lo 0,7% a $939,10 l’oncia e il rame circa mezzo cent a $2,093 per libra.
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