Barrick Gold (CA0679011084) è tornato lo scorso trimestre all’utile ed ha rivisto al rialzo i target di produzione per il 2016. Il maggiore produttore mondiale di oro ha beneficiato dell’aumento dei prezzi e del taglio dei suoi costi.
Barrick Gold ha generato nel terzo trimestre di quest’anno un utile di $175 milioni, pari a $0,15 per azione, contro la perdita di $264 milioni, pari a $0,23 per azione nello stesso periodo del 2015. Escluse le voci straordinarie l’utile si è attestato a $0,24 per azione, da $0,11 per azione un anno prima. Il consensus era di $0,20 per azione.
Barrick Gold ha venduto alcuni asset non core e tagliato significativamente i suoi costi operativi per migliorare la sua efficienza e ridurre il debito. I ricavi sono calati lo scorso trimestre leggermente, da $2,32 miliardi a $2,30 miliardi. Gli analisti avevano previsto $2,23 miliardi.
La produzione di oro è scesa nel terzo trimestre del 17% a 1,4 milioni di once, ma il prezzo medio realizzato è salito a $1.333 per oncia da $1.125 per oncia un anno prima. I costi complessivi sono inoltre calati, da anno ad anno, da $771 l’oncia a $704 l’oncia.
Barrick Gold si attende ora per quest’anno una produzione tra 5,25 e 5,55 milioni di once, contro il precedente target di 5,00 – 5,50 milioni di once. Il gruppo canadese ha allo stesso tempo tagliato le stime sui suoi costi complessivi per produrre un’oncia di oro a $740 – $775 da $750 – $790.
Barrick Gold ha indicato di essere sulla buona strada per raggiungere il suo target di riduzione del debito di $2 miliardi nel 2016.
Nel dopo-borsa il titolo ha guadagnato l’1,4% a $16,88. Grazie all’aumento della quotazione dell’oro Barrick Gold si è apprezzato dall’inizio dell’anno di circa il 125%.
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