Il prezzo dell’oro ha chiuso oggi in forte rialzo. Il future con scadenza dicembre ha guadagnato al Comex l’1,2% a 1.288 dollari l’oncia. Si tratta del più alto livello da circa un mese.
L’oro ha beneficiato oggi della sua qualità di bene rifugio. Un sondaggio di Abc News/Washington Post vede Donald Trump in vantaggio di un punto percentuale su Hillary Clinton. La notizia ha incrementato significativamente il nervosismo tra gli investitori. Un’eventuale vittoria del candidato repubblicano, considerato imprevedibile ed inaffidabile, rappresenterebbe un evento traumatico per i mercati finanziari.
L’aumento dell’incertezza sul voto presidenziale ha avuto un forte impatto negativo sul dollaro, un altro fattore che ha sostenuto la quotazione dell’oro. Il Dollar Index è precipitato fino a 97,64 punti, dai 98,36 punti di ieri. Se il biglietto verde si indebolisce le materie prime denominate nella valuta statunitense, come il metallo giallo, diventano più appetibili per chi possiede altre divise.
Il prezzo dell’oro ha tratto vantaggio anche dall’aumento della fiducia nell’economia della Cina. Gli indici relativi all’attività manifatturiera cinese sono saliti ad ottobre ai massimi livelli da più di due anni. La Cina è insieme all’India il maggiore consumatore mondiale di oro.
Tra gli altri principali metalli, l’argento ha guadagnato oggi il 3,5% a $18,42 l’oncia, il platino il 2% a $997,90 l’oncia, il palladio il 2,6% a $634,10 l’oncia e il rame l’1,1% a $2,229 per libra.
Il netto apprezzamento dell’oro e dell’argento ha messo le ali ai titoli dei produttori dei metalli preziosi. L’indice settoriale Philadelphia Gold and Silver ha guadagnato oggi il 2,7%, mentre l’S&P 500 ha perso lo 0,7%. Tra i singoli titoli Barrick Gold (CA0679011084) ha guadagnato il 4,7%, Newmont Mining (US6516391066) il 2,5%, Goldcorp (CA3809564097) il 2,2% e Silver Wheaton (SLW) l’1%.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!