La quotazione del dollaro ha esteso questa mattina le perdite sul forex. L’incertezza relativa alle elezioni presidenziali mette in ombra la politica monetaria. La Fed ha segnalato ieri che alzerà probabilmente i tassi nella riunione di dicembre.
Il Dollar Index, l’indice che misura il valore del biglietto verde in relazione al paniere delle altre principali valute, è sceso fino a 97,08 punti, ovvero ai minimi dall’11 ottobre.
Sempre più sondaggi vedono un testa a testa tra Donald Trump e Hillary Clinton. Gli investitori temono che un eventuale vittoria del candidato repubblicano possa condurre ad una fuga di capitali dagli Stati Uniti.
Rispetto all’euro, il dollaro è sceso questa mattina fino a 1,1125. Si tratta del più basso livello da più di tre settimane. Il dollaro ha toccato sul franco svizzero e sullo yen i minimi da circa un mese, rispettivamente a 0,9691 e a 102,57.
Il peso messicano, diventato un barometro delle possibilità di vittoria di Trump, è sceso ulteriormente toccando i più bassi livelli dal 30 settembre.
In attesa dell’esito del voto presidenziale, un altro importante evento avrà domani probabilmente un significativo impatto sul dollaro: il rapporto sull’occupazione. I dati sul mercato del lavoro potrebbero rafforzare oppure indebolire la speculazione su un rialzo dei tassi a dicembre. Gli esperti prevedono la creazione di 175.000 impieghi e un tasso di disoccupazione al 4,9%, in lieve calo dal 5% di ottobre.