Il prezzo dell’oro ha chiuso oggi in moderato ribasso. Il future con scadenza dicembre ha perso al Comex lo 0,4% a 1.303,30 dollari l’oncia.
Dopo il rally delle scorse sedute è scattata oggi qualche presa di beneficio. Ieri il prezzo dell’oro aveva chiuso a 1.308,20 dollari l’oncia. Era dal 3 ottobre che il future al Comex non chiudeva sopra quota 1.300 dollari.
A frenare l’oro sono state oggi le indicazioni arrivate ieri dalla Fed. Nella consueta nota che accompagna le sue decisioni di politica monetaria l’istituto ha osservato che “le condizioni per un rialzo dei tassi hanno continuato a rafforzarsi”, lasciando aperta la porta per un’azione a dicembre. Una stretta monetaria negli USA è negativa per il metallo giallo perché rafforza il dollaro e riduce i rischi di inflazione.
Tuttavia gli analisti concordano che le elezioni presidenziali giocheranno nel breve termine il ruolo più importante per l’oro. Secondo ThinkMarkets il ritracciamento dei prezzi potrebbe rappresentare un’occasione d’acquisto. “Non importa chi sarà presidente, crediamo che il rally continuerà perché le politiche di Donald Trump sono molto impopolari per il resto del mondo e se Clinton dovesse vincere sussisterà ancora una minaccia per la sua presidenza a causa delle indagini dell’FBI”, ha spiegato il broker.
Sulla stessa linea il World Gold Council, “ci aspettiamo che le elezioni presidenziale ed il voto per il Congresso sosterranno il prezzo dell’oro indipendentemente dal loro esito, data l’elevata incertezza relativa al corso politico e la possibilità che il risultato possa essere impugnato”.
HSBC ha osservato da parte sua che la prospettiva di una corsa serrata alla presidenza ha già generato abbastanza incertezza da spingere il mercato verso l’alto. La banca d’affari aveva in precedenza affermato che se il candidato repubblicano dovesse diventare presidente il prezzo dell’oro potrebbe salire entro la fine dell’anno a 1.500 dollari (Prezzo oro: Se vince Trump balzerà a 1.500 dollari. Ecco perché).
Tra gli altri principali metalli, l’argento ha perso oggi l’1,5% a $18,41 l’oncia, il platino lo 0,7% a $994,40 l’oncia e il palladio il 2,7% a $617,60 l’oncia. Il rame ha guadagnato lo 0,8% a $2,249 per libra. Si è trattato del nono rialzo consecutivo. Era dal 2004 che il metallo rosso non registrava una tale striscia positiva.
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