Petrolio: L’OPEC cerca di tranquillizzare il mercato e attacca i suoi critici

Nel tentativo di tranquillizzare il mercato, l’OPEC ha annunciato di essere fiduciosa di poter finalizzare un accordo per limitare la sua produzione entro la fine di questo mese. L’insolita nota è arrivata dopo che i prezzi del petrolio sono calati significativamente da quando una serie di incontri tenutisi durante lo scorso fine settimana a Vienna si sono conclusi con un nulla di fatto.

Alla fine di settembre l’OPEC si è impegnata a limitare la sua produzione di circa 700.000 barili al giorno a 32,5-33 milioni di barili al giorno. Gli investitori sono tuttavia scettici che questo piano sarà realizzato.

“Rimaniamo profondamente ottimisti sulla possibilità che l’accordo di Algeri sarà completato attraverso una precisa e decisa azione di tutti i produttori”, si legge in un editoriale pubblicato con la rivista mensile dell’organizzazione.

L’OPEC ha poi attaccato aspramente chi mette in dubbio la sua influenza sui mercati globali del petrolio. Il cartello ha messo in guardia “gli osservatori del settore” dall’essere “troppo veloci a giudicare e criticare l’organizzazione oppure i suoi Paesi membri”.

“Per anni – ha aggiunto – abbiamo visto come le loro previsioni siano state completamente errate. Quello che molti di loro non riescono a capire è che la forza maggiore dell’OPEC è la sua presenza globale e la sua diversità. Il suo grande valore si fonda sulla continua volontà dei suoi membri di discutere, consultarsi e coordinare azioni se e quando necessario. Col passare degli anni e con l’evoluzione del mercato, l’importanza del ruolo dell’OPEC è in verità solo aumentata – dimostrando che tutti questi infelici detrattori avevano ancora una volta torto”.

I prezzi del petrolio sono scesi ieri per la quinta seduta di fila. Il Brent ed il WTI hanno perso rispettivamente l’1,1% e l’1,5%. Mercoledì scorso l’EIA (Energy Information Administration) ha comunicato che le scorte statunitensi di greggio sono aumentate la scorsa settimana di 14,4 milioni di barili. Si è trattato del più forte aumento dall’inizio delle serie storiche. La notizia ha incrementato i timori legati all’eccesso di offerta nel settore.

Un intervento dell’OPEC sembra quindi sempre più necessario per stabilizzare i mercati globali del greggio. Goldman Sachs ha avvertito in settimana che se il cartello non dovesse realizzare il piano per limitare la sua produzione i prezzi del petrolio potrebbero crollare fino a 40 dollari al barile (Petrolio: Senza accordo OPEC, prezzi crolleranno a 40 dollari).

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