I principali indici statunitensi hanno chiuso anche oggi contrastati. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,2% e il Nasdaq Composite lo 0,5%. L’S&P 500 ha perso lo 0,1%. Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo record storico. Durante l’intera settimana l’indice delle blue chip statunitensi ha guadagnato il 5,6%. Si è trattato del più forte rialzo settimanale dal dicembre del 2011. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno guadagnato in settimana il 3,8%. Per l’S&P 500 si è trattato della miglior settimana dall’ottobre del 2014, per il Nasdaq dallo scorso febbraio.
Wall Street ha beneficiato dell’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. I mercati scommettono che le politiche espansive che ha in programma il tycoon newyorkese sprigioneranno il pieno potenziale della prima economia mondiale.
I bancari sono stati anche oggi positivi. Bank of America (US0605051046) ha guadagnato l’1,4% e Goldman Sachs (US38141G1040) l’1,5%. Trump ha affermato di voler smantellare la Dodd-Frank, la legge approvata nel 2010 sull’onda della crisi finanziaria.
Walt Disney (US2546871060) ha guadagnato il 2,9%. Il gigante dei media ha annunciato una trimestrale inferiore alle attese, tuttavia il CEO Robert Iger ha espresso ottimismo sul futuro.
Tra i petroliferi Exxon Mobil (US30231G1022) ha perso l’1,6% e Chevron (US1667641005) l’1,1%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in calo del 2,8%.
Michael Kors (VGG607541015) ha perso il 4%. La casa di moda ha fornito un deludente outlook sul corrente trimestre.
Nvidia (US67066G1040) ha guadagnato il 29,8%. Il produttore di chip ha annunciato una trimestrale nettamente migliore delle attese, un aumento del dividendo ed un programma di buyback da $2 miliardi.
Nel settore minerario Barrick Gold (CA0679011084) ha perso il 5,9%, Newmont Mining (US6516391066) l’8,9% e Coeur Mining (US1921081089) l’8,6%. Il prezzo dell’oro ha chiuso oggi in ribasso del 3,3%, quello dell’argento il 7,2% e quello del rame dell’1,7%.
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